MobilitĂ internazionale per giovani ricercatori
Noi di SHRO crediamo che il progresso scientifico prosperi grazie alla diversitĂ , alla collaborazione e allo scambio interculturale. Nel corso degli anni, abbiamo finanziato programmi di mobilitĂ internazionale per oltre 300 studenti e ricercatori, creando un ponte tra Stati Uniti e Italia per coltivare una nuova generazione di scienziati con una mentalitĂ globale. La nostra missione è semplice: potenziare i giovani talenti immergendoli in ambienti di ricerca di livello mondiale, dove l’innovazione non conosce confini.

Come funziona il nostro programma
Ogni mese, SHRO facilita gli scambi tra i suoi laboratori di Philadelphia (USA), Torino e Siena (Italia). Tra i partecipanti figurano:
- Studenti universitari e laureati: perfezionamento di progetti di tesi o conduzione di ricerche originali in biologia molecolare, oncologia o biotecnologia.
- Ricercatori all’inizio della carriera: sviluppo di competenze in tecniche all’avanguardia come l’editing genetico CRISPR, l’analisi dei dati basata sull’intelligenza artificiale o la microscopia confocale.
Caratteristiche principali:
- Ricerca pratica: i partecipanti prendono parte a progetti SHRO attivi, contribuendo a studi su argomenti quali i geni oncosoppressori, la riprogrammazione metabolica o la nanomedicina.
- Tutoraggio: la guida diretta degli scienziati SHRO, tra cui il dott. Antonio Giordano e il suo team, garantisce una crescita personalizzata.
- Collaborazione alla tesi: gli studenti allineano il loro lavoro accademico alle prioritĂ di ricerca di SHRO, ottenendo accesso a set di dati rari e strumenti avanzati.
- Scambio culturale: vivere e lavorare all’estero favorisce la resilienza e l’adattabilitĂ , caratteristiche che definiscono gli scienziati di successo.
In cifre
400
Studenti provenienti da oltre 40 paesi.
15
Anni di collaborazione transfrontaliera.
200
Tesi completate con il tutoraggio SHRO.
Un’esperienza che cambia la vita
“I miei due mesi al laboratorio SHRO di Philadelphia hanno ridefinito la mia carriera. Non solo ho imparato a padroneggiare il sequenziamento di singole cellule, ma ho anche imparato come la scienza prosperi grazie al lavoro di squadra tra culture diverse.”
– Sara El Messaoudi, studentessa di mobilitĂ SHRO, ricercatrice nella ricerca sulla chinasi ciclino-dipendente 10 nel cancro ovarico.